Il sindacato non rappresenta più i lavoratori da molti anni. Il suo attuale e unico scopo è quello di suggerire ai politici lo stato dei lavoratori. E' come un servizio segreto che fornisce ai politici il polso della situazione della massa dei lavoratori dipendenti. Non ha alcun motivo per continuare ad esistere. E' indietro di decenni rispetto alla realtà lavorativa. Per giustificare la sua esistenza, i grossi guadagni dei suoi dirigenti, i facili guadagni dei suoi delegati che evitano la vita di fabbrica con la scusa della rappresentanza sindacale, sudddivide i lavoratori in una miriade di categorie in modo da poter avere sempre delle contrattazioni aperte. Contrattazioni fasulle poichè le più sono già bonariamente accordate con i politici prima ancora di cominciare. Perchè un operaio del pubblico impiego deve avere uno stipendio diverso da uno privato di pari livello? e perchè sempre superiore?e perchè uno del tessile diverso da un metalmeccanico?e perchè uno del ramo artigiani diverso da uno del commercio?e come si motivano queste diversità? Per il carico di lavoro? Allora i dipendenti pubblici dovrebbero essere i meno pagati. Perchè un operaio con identiche mansioni ma inquadrato tra i commercianti anzichè gli artigiani deve guadagnare diversamente? e perchè questa differenza anche nei contributi pensionistici e nelle relative pensioni? Tutto è rimasto come nel dopoguerra, ma gli anni son passati, il mondo del lavoro è profondamente cambiato ma i sindacati no! Loro continuano con le solite ridicole battaglie, negli ultimi anni solo e sempre a favore dei politici e degli imprenditorie. Tant'è che poi,per riconoscenza, i partiti ne candidano i dirigenti al parlamento. Prima lattano per i lavoratori contro i politici e poi saltano la cancellata? No!!, affatto, sono sempre stati dall'altra parte della cancellata.
Altre sono le battaglie che dovrebbe fare un onesto,apolitico,disinteressato,capace sindacato.
L'Italia si sta velocemente svuotando di tutte le capacità produttive che l'hanno sempre contraddistinta. La miriade di leggi e leggine fatte in questi ultimi anni hanno fatto si che il grosso della produzione italiana si sia trasferito altrove.
Non è uno scandalo accanirsi contro i romeni in italia rischiando delle ritorsioni verso le 22000 (ventiduemila) aziende italiane che lavorano in Romania. Lo scandalo sono le 22000 mila aziende che lavorano lì e non nella nostra nazione. Lo scandalo è non fare nulla per metterle in condizione di rientrare. Non chiedersi, o meglio far finta di non chiedersi,perchè 22000 aziende italiane vanno a lavorare in Romania.
L'italia si sta svuotando, le aziende fuggono,i laureati fuggono,i cervelli fuggono,il lavoro non c'è e quello che c'è è di bassissimo livello, precario e sottopagato.
Ma il sindacato che fa? Perde giorni,giorni,mesi,anni a trattare aumenti salariali di 40 o 50 euro mese. Il più delle volte lordi.
Sindacalisti!!!!! Svegliaaaaa. Deve cambiare la vostra posizione, il vostro esistere,il vostro mestiere. Dovete lottare e dico lottare, non inciuciare, col governo per creare lavoro. Ci dev'essere una forte competitività interna tra gli imprenditori. Ci dev'essere un grande interesse a sviluppare le proprie aziende in Italia,a perfezionare il prodotto, ad ingrandirsi, ad aumentare la produzione.Ci dev'essere lotta tra gli imprenditori per accaparrarsi gli operai migliori, ci dev'essere più richiesta di operai,impiegati,tecnici,ricercatori,dirigenti che offerta.Solo così gli stipendi potranno realmente salire,potranno chiamarsi stipendi e non elemosine. Non sappiamo che farcene dei canonici 50 euro mese lordi in più ogni 3 o 4 anni. Non sono questi gli aumenti che ci cambiano la vita.
Questo dovrà essere il vostro compito, lottare per questo traguardo contro una classe politica che con le norme,le leggi assurde fa di tutto perchè ciò non succeda. Se ci riuscirete avrete portato il benessere ai lavoratori. Continuare su questa strada serve solo per portare il benessere ai politici e agli imprenditori. Così NON ci rappresentate più, NON ci servite
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